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Circo e Scuola: il progetto SCREAM

Il Progetto

Il progetto Scream è promosso dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Il progetto si inserisce nel programma IPEC (International Programme on the Elimination of Child Labour). Scream che in inglese significa “urlo”, sta per Supporting Chilidren’s Rights Through Education, the Arts and the Media (Sostenere i Diritti dei Bambini attraverso l’Educazione, l’Arte ed i Media).

Per dare voce ai bambini che non possono parlare, SCREAM promuove infatti l’empowerment dei giovani di tutto il mondo e la solidarietà tra le nuove generazioni. Il progetto Scream si propone l’attivazione di sinergie ad una pluralità di livelli: locale, nazionale, internazionale.

L’immagine-simbolo del progetto è molto efficace nel rappresentarne gli obiettivi: tre volti stilizzati di bambini senza occhi e con la bocca sbarrata e un quarto bambino che ha occhi e la bocca per gridare (scream, appunto).

 

Scream a Pisa

Nel marzo 2004, l’Unicef e la Provincia di Pisa hanno aderito al progetto Scream e avviato la ricerca di partners locali, con l’obiettivo primario di assicurare l’effettiva applicazione della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia del 1989 attraverso azioni volte a:

a) promuovere e difendere il rispetto dei diritti dei bambini e degli adolescenti;

b) espandere la conoscenza della legislazione rispetto a tali diritti;

c) monitorare le situazioni esistenti sul territorio;

d) scambiare informazioni tra partners;

e) divulgare pratiche formative e metodologiche che creino opportunità di partecipazione dei bambini e dei ragazzi alla progettazione responsabile del proprio futuro;

f) individuare e contrastare le situazioni che influenzano negativamente la vita dei minori;

g) sensibilizzare le istituzioni a scelte di politiche sociali, economiche e legislative rispondenti ai principi della Convenzione.

 

L'attività di Antitesi nell'ambito del Progetto Scream

 

Il laboratorio di Teatro-Circo:

L’Associazione “ANTITESI” utilizza le arti circensi come strumento per lo sviluppo della persona, tramite attività motorie, d’espressione, di creatività, il gioco e lo spettacolo.

Il laboratorio di Teatro-Circo si propone di essere un valido sostegno alla prevenzione della dispersione scolastica contro il lavoro minorile.

Le arti circensi, grazie alle molteplici tecniche che possono offrire, rappresentano un’apertura d’espressioni senza limiti. Contribuiscono allo sviluppo della personalità e permettono a ciascuno di svilupparsi con il suo ritmo, le sue potenzialità fisiche e creative.

Attraverso numerose esperienze di progetti di circo per ragazzi, che negli ultimi 25 anni si sono sviluppate anche in Europa e pareri di esperti psicologi e sociologi, è stato rilevato l’importante valore pedagogico di queste esperienze, in quanto portano ad un miglioramento oltre che delle capacità creative e di socializzazione, anche di concentrazione e apprendimento.

Ciò che riveste particolare rilevanza dal punto di vista educativo non ha tanto a che fare con la spettacolarità degli eventi proposti, quanto piuttosto con le tecniche e le pratiche utilizzate dalle  arti circensi.

Un giocoliere, ad esempio, al di là di sapere o meno gestire uno spettacolo, un pubblico e le proprie abilità nel corso di una performance atletica o artistica, ha bisogno di padroneggiare competenze psicofisiche che hanno grande valenza educativa.

Concentrazione, capacità di valutazione, adattabilità, colpo d'occhio, coordinazione, flessibilità mentale e corporea, un buon livello propriocettivo, manualità, memoria, attenzione e capacità di empatia e relazione sono solo alcune abilità che vengono messe in gioco ogni volta che si pratica ad esempio la giocoleria.

Grazie a queste caratteristiche, le attività circensi si adattano a favorire comportamenti rispettosi delle persone, dell’ambiente e delle cose nel contesto sociale allargato e nell’ambito scolastico.

Le numerose esperienze dei laboratori circensi condotti dall’Associazione hanno portato notevoli risultati per quanto riguarda la conoscenza di regole e l’interiorizzazione di principi e valori quali libertà, giustizia, uguaglianza e solidarietà.

 

Il percorso formativo che proponiamo vuole fornire adeguati strumenti di comunicazione, sensibilizzazione, formazione sui temi della legalità, identità di genere, sfruttamento dei giovani utilizzando il linguaggio creativo del circo con le sue poliedriche attività.

Gli strumenti e le tecniche del teatro-circo rappresentaranno un valido sostegno per affrontare i temi suddetti in maniera ludica, divertente e coinvolgente.

La storia dei clown è disseminata di personaggi che ricorrono all’umorismo per dar voce ai diritti dei più deboli e per denunciare le ingiustizie del mondo, ne è un esempio importante l’attore e regista Chaplin che nei suoi films è riuscito a esporre una matura critica della società con la sola forza del racconto visivo e l’uso intelligente delle gags (es. Tempi Moderni, Il grande Dittatore…).

Partendo proprio da queste importanti esperienze, il laboratorio di circo tende ad entrare nei temi in oggetto passando proprio dallo sguardo scanzonato e ingenuo del clown, che è anche quello del bambino…

 

 

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